Perché aderire a IO
IO permette alle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali di offrire i propri servizi digitali tramite un unico canale, in modo semplice ed efficiente, assicurando i migliori standard in termini di esperienza utente, sicurezza, privacy.
Gestire notifiche, messaggi e pagamenti
Con IO gli enti possono inviare ai cittadini comunicazioni, notifiche a valore legale (tramite l’integrazione con SEND - Servizio Notifiche Digitali) e avvisi di pagamento, che gli utenti possono pagare in app (tramite l’integrazione con pagoPA). Questo permette di offrire una vasta gamma di servizi, renderli più efficienti, abbattere i costi, ridurre i tempi e i costi d’incasso per l’ente.
Offrire un'esperienza di qualità al cittadino
IO è un’applicazione in continuo aggiornamento, progettata sugli effettivi bisogni degli utenti e migliorata grazie ai continui feedback degli utenti e delle amministrazioni, con l’idea di rendere più semplice l’interazione tra cittadino ed enti pubblici.
Ridurre i costi di sviluppo e comunicazione
Integrare i propri servizi su IO è semplicissimo, grazie a dei modelli di servizi pronti per l’uso a disposizione degli enti. Questo permette un efficientamento dei processi e un risparmio di risorse, oltre a garantire agli utenti la possibilità di usufruire di servizi di qualità, riconoscibili e uniformi su tutto il territorio nazionale.
Valorizzare e accrescere la visibilità dei servizi
IO raccoglie tutti i servizi locali e nazionali rilevanti per il cittadino in un unico canale, semplice da utilizzare, integrato con le principali piattaforme digitali come ANPR, pagoPA, SEND - Servizio Notifiche Digitali, SPID e CIE.
Privacy e sicurezza
IO permette agli enti di erogare servizi digitali rispettando le prescrizioni della normativa vigente, incluse le recenti indicazioni del nuovo regolamento GDPR, in ossequio al principio “privacy by design”.
Documenti e messaggi sono conservati in un database dispiegato su datacenter europei che utilizza l'“encryption at rest”, dove il contenuto è presente nei sistemi del provider solo per il tempo che serve a garantirne l’invio. I dati relativi a transazioni e metodi di pagamento sono trattati da un fornitore certificato PCI.
In qualsiasi momento, il cittadino potrà scegliere di effettuare un download di tutti i dati che lo riguardano o di cancellare la sua iscrizione dal servizio rimuovendo i dati salvati. In questo senso, IO offre agli enti l’opportunità di migliorare l’esperienza del cittadino anche sotto il profilo di accessibilità delle informazioni relative alla propria privacy.
Basta un codice fiscale
Qualunque ente pubblico che conosca il codice fiscale di un cittadino può utilizzare le API di IO per contattarlo, inviargli documenti e promemoria, avvisi di pagamento o comunicazioni a valore legale.
La certezza di inviare comunicazioni esattamente al cittadino destinatario di quel servizio è garantita dal processo di autenticazione basato su SPID o, in alternativa, CIE. Se il cittadino non dovesse ancora aver attivato l'app IO sul proprio dispositivo, la comunicazione non sarà inoltrata e l'ente potrà raggiungerlo tramite altri canali.
Cosa dice la Legge
L’app IO nasce in risposta alle indicazioni del Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD), che, nell’articolo 64-bis istituisce un “punto di accesso telematico attivato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”, come un canale attraverso cui tutti i soggetti pubblici devono rendere fruibili i propri servizi.
Per rendere effettivo questo diritto tutte le pubbliche amministrazioni devono progettare i propri servizi digitali in modo da garantire l'integrazione e l'interoperabilità con il back-end di IO, riorganizzando e aggiornando i propri servizi a partire dalle reali esigenze degli utenti. L'articolo 7 aggiunge che tutti i cittadini hanno il diritto di fruire dei servizi erogati dai soggetti pubblici in forma digitale e in modo integrato, anche tramite il punto di accesso telematico e attraverso dispositivi mobili.
